revrsibile….nel senso che si torna in Disequilibrio quindi in una CONDIZIONE ANATOMICAMENTE DEGENERATIVA.
Avere la certezza del “trattamento reversibile”, in questo caso e con tutto il rispetto, appare piuttosto paradossale e significa non aver compreso la finalità di questa scoperta/invenzione.
L’essere umano sul pianeta terra si trova in una condizione meccanica degenerativa fin dalla nascita.
C’è chi ha la fortuna di nascere “meno storto” ma è sempre e comunque una lotta per muoversi vincendo la forza di gravità ed il “peso” del corpo, delle emozioni, dei fattori esterni.
La testa pesa troppo per il corpo umano sul pianeta Terra.
Dobbiamo sostenerla continuamente e per farlo ci costa molta fatica.
Questa fatica meccanica-muscolare ad un certo punto diventa sintomatica e molto spesso patologica.
Nessuna disciplina esistente correla lo stato di ben-essere/mal-essere con la condizione meccanica di sostegno della testa.
Sono riuscito a scoprire il meccanismo opposto alla degenerazione per fare in modo che questi (in media) 5 kg di testa possano “pesarci meno” ….portandola progressivamente vicino al baricentro e al punto di equilibrio sui 3 assi spaziali.
Potete approfondire leggendo le numerose pagine di questo sito web tuttavia quando si inizia il percorso di RI-EQUILIBRIO (la maggior parte della popolazione umana non è mai stata in equilibrio e pertanto si insegna proprio al corpo a portarsi in una condizione di equilibrio mai avuta), si vive una fase di “palestra” senza fare palestra, uno sforzo muscolare articolare e anatomico continuo.
Per raggiungere l’Equilibrio Meccanico Abituale si impone all’anatomia una posizione differente delle parti del corpo e progressivamente il corpo “impara” a rimanere sempre più vicino all’Equilibrio Meccanico Abituale.
Se un corpo è in Disequilibrio la testa cade:

Quando si applica il CPT-OG per portarsi in Equilibrio Meccanico Abituale, oltre a spostare il peso del corpo in una condizione compensatoria dell’anatomia (non del disequilibrio-sono tecnicismi che solo in futuri corsi potremo sciorinare), ci si deve proprio “tirare su” un pochino come per sollevare un peso con una carrucola o issare una vela:


Considerando che una persona in Equilibrio Meccanico Abituale diventa potenzialmente centenaria/arzilla…
il percorso che implica il CPT-OG è sicuramente lo sforzo di portarsi dalla situazione di Disequilibrio (sempre degenerativo) a quello di Equilibrio.
Questo “sforzo” è direttamente proporzionale al grado di Disequilibrio.
Una Fase 2/3 (la media mondiale) farà meno fatica, meno sforzo a “issare la propria vela” rispetto a una Fase 4 ma è pur sempre una fatica.
Se avete provato a issare una piccola vela a mano o a sollevare un oggetto con una carrucola saprete che non potete rimanere a mezz’asta, dovete per forza avere un braccio che issa e uno che tiene in sicurezza la corda scorrendo progressivamente per non far scivolare nuovamente la vela e/o il peso nel caso della carrucola.
Si può arrivare fino ad un certo punto e interrompere o “prendersi un periodo sabbatico”?
Fisicamente no.
Si torna indietro in degenerazione. Sempre.
Per questo invitiamo le persone che iniziano a non “mollare” la cima perchè la tempistica di recupero anatomico che si recupera tra una “trazione” (modifica) e un’altra è un tempo che non può essere troppo breve (pena l’eccessivo sforzo e quindi il cedimento muscolare) ma nemmeno troppo lungo (pena l’eccessivo sforzo e quindi il cedimento muscolare).
Va da sè che ogni volta che si cede (per una delle due ragioni) si va in tilt muscolare/articolare con conseguente maggior tensione dei muscoli che si affaticano (giustamente) e le articolazioni che si infiammano (e per il posizionamento differente delle ossa imposte dal CPT-OG e per la rigenerazione nella nuova posizione).
Questi processi infiammatori sono comuni e giustificati, non vi sta accadendo nulla di anomalo.
L’anomalia si verifica nel momento in cui, per esempio, volete portare una modifica per troppo poco tempo mandando in eccessivo stress il corpo che “issa la vostra vela” oppure la portate per troppo tempo rispetto a quello indicato (la vostra vela tende a scendere e a tornare in condizione di degenerazione).
L’anomalia si verifica anche quando si chiede troppo al proprio corpo: stress fisico, muscolare, emotivo-mentale etc.
Dipende comunque da caso a caso ed è per questo che la figura dell’Operatore OG diventa fondamentale durante il percorso di riequilibrio.
E’ palese che se si rispettano le tempistiche imposte da noi in base alla vostra condizione meccanica abituale, questo sforzo si sente sempre meno fino ad arrivare a vela issata senza grossi intoppi e sicuramente con una qualità di vita migliore diventando dei potenziali “arzilli centenari”.
Io auspico sempre che il mio/nostro sforzo a rendervi la vita più “leggera” non sia uno sforzo fine a sè stesso ma sia propedeutico a sentirvi parte di un fenomeno di “eletti” che partecipano attivamente a far sì che questa nuova disciplina possa essere applicata a ogni essere vivente, su tutto il pianeta.
Ci dispiace avere notizie di persone che hanno fatto sacrifici a tirarsi su e noi ad aiutarle….per poi perderle perchè vanno a “rovinarsi” facendo vite sopra le righe o sforzi sovrumani inutili.
Maurizio Formia – agosto 2024
(immagine tratta da giornaledellavela.com)