
La Dinamica che Supporta Corpo e Psiche
Negli anni ho affrontato grandi difficoltà nel far comprendere la mia scoperta: mi sono spesso sentito frainteso o deriso, nonostante le tesi fossero già solide a livello matematico, fisico e meccanico.
Mi sorprendeva che ingegneri e specialisti, pur ascoltando spiegazioni dettagliate, rimanessero impassibili, mentre chiunque leggesse un mio articolo o scorgesse un semplice schizzo con il cranio inclinato si precipitava in studio, illuminato da una vera “lampadina” di comprensione.
La frustrazione aumentava quando vedevo amici e parenti, piegati da DMA evidenti come cervicale, mal di schiena, ansia o depressione, rivolgersi invano a medici tradizionali o alternativi senza riconoscere il vero problema meccanico.
Parlando di propriocezione – “la capacità di percepire la posizione del corpo nello spazio e lo stato di contrazione muscolare, un sesto senso regolato da aree specifiche del cervello” – e di meccanocezione – “l’attitudine di esplorare attivamente il mondo esterno e ricevere informazioni tattili, con la mano come organo privilegiato” – mi accorsi che molti erano quasi privi di questi sensi.
Per spiegare davvero la mia invenzione serviva un termine nuovo: OMNICEZIONE. Essa racchiude e va oltre ogni “sesto senso”, permettendo di percepire non solo posizione e tensione muscolare, ma anche l’interazione con gravità, peso anatomico e baricentro, guida verso un Equilibrio Meccanico Abituale tanto raro quanto essenziale.
un mondo di equilibrio